Marcella Oppezzi

Formazione ed attività
Iniziata agli studi musicali all’età di cinque anni (pianoforte classico) ed a quelli della danza moderna in età adolescenziale, incomincia a studiare tango nel 2000, apprendendo i primi passi dalle varie realtà tanguere esistenti in allora nella propria città. Tra i suoi primi insegnanti Marcela Guevara Monteleone, e Stefano Giudice. Valutando sin dall’inizio il Tango quale asse centrale della propria ricerca approfondisce la conoscenza e la tecnica dei vari stili del tango, milonguero, salon, tango nuevo attraverso la frequentazione continuativa di corsi colletivi e seminari intensivi, integrati spesso dalla formazione privata tenuti da ballerini argentini di affermato prestigio internazionale tra i quali Esteban Moreno y Claudia Codega, Javier Rodriguez y Andrea Missè, Diego “El Pajaro” Riemer, Chicho Mariano Frumboli y Eugenia Parilla, Sebastian Arce y Mariana Montes, Julio Balmaceda e Corina Della Rosa., Pablo Veron. Questo percorso di approfondimento la porta anche a Buenos Aires dove fa una breve esperienza di insegnamento quale assistente del ballerino Silvio Lavia nel prestigioso Club Grisel. Allieva di Alejandro Aquino negli anni 2006-2008, di cui segue per due anni i seminari intensivi con cadenza mensile integrati da lezioni private, dal 2008 segue regolarmente con cadenza bimestrale i seminari intensivi della coppia di ballerini e coreografi Federico Rodriguez Moreno e Catherine Berbessou in Italia ed all’estero. Nel corso di tutti questi anni al fine di giungere ad una proprietà e consapevolezza sempre più profonda del corpo e del movimento musicale, ha integrato lo studio del tango con altre discipline quali thai chi chuan, pilates, danza classica, moderna e contemporanea. A tutt’oggi studia danza sotto la direzione di Alessandra Gabbi.
Nell’ Aprile del 2016 dopo aver superato l’esame finale, riceve l’ Attestato di Partecipazione al” Master in Coaching”, rilasciato da FC Consultig e riconosciuto da AICP (Associazione Italiana Coach Professionisti).

Organizzazione Eventi
Da sempre attiva nel mondo del tango come ideatrice ed organizzatrice di corsi di formazione ed eventi a rilevanza nazionale ed internazionale, ha ricoperto i seguenti ruoli: 
  • dal 2002 al 2008 co-fondatrice e membro del Comitato Direttivo dell’Ass. Cult. Ti Tango
  • dal 2010 al 2013 co-fondatrice presidente dell’Ass. Cult.Tango Revés
  • dal 2010 “Coordinatore casting” del Festival del Tango di Sanremo” e dal 2012 co-Direttrice del Festival del Tango di Sanremo.
Tra le sue scelte artistiche per il Festival le coppie, Carlitos Espinoza e Noelia Hurtado, Lucilla Cionci e Joe Corbata, Ruben e Sabrina Veliz, Alejandro Larenas e Marisol Morales, Felipe Zarzar e Mamiè Sancy ed altre ancora.

Insegnamento.
Ha insegnato presso diverse strutture genovesi, quali L’Ecole ed il centro XFIT. Nel 2013 porta il Tango per la prima volta presso il Centro Asye Nel 2015 e 2016 Laboratori Esperenziali di Tango c/o il Liceo Cassini e il Liceo Colombo di Genova

Collaborazioni Professionali Dal 2015 inizia a collaborare sull’insegnamento con Gabriel Glagowsky (Argentina) a cui si aggiunge nel 2016 la collaborazione con Lucas Di Giorgio (Argentina).
Come ballerina si esibisce nell’ambito di diverse manifestazioni cittadine tra le quali Fiera Primavera, Genova Mundi, e nelle rassegne Forte Sperone ed Arena del Mare ed ancora nell’ambito della manifestazione dedicata Paul Klee “I labirinti del colore” con la performance “La genesi del Nero”. Partecipa con il Tango anche all’interno di diverse sfilate di moda.  
Nel 2010 nell’ambito della 3° edizione del Festival del Tango di Sanremo partecipa allo Spettacolo Concerto del Maestro pianista Miguel Angel Barcos tenutosi presso il Teatro del Casino’ di Sanremo, unitamente alla cantante Ana Karina Rossi ed all’attore Alessandro Bergallo.

Il Tango di ieri , di oggi e ..... di Marcella

Il Tango fa la sua comparsa nei sobborghi di Buenos Aires intorno al 1880.

Purtroppo non si sa molto di come sia nato e perfino l'origine del termine è del tutto incerta, ne vi è un nome, una data, un episodio particolare che sia legato al suo esordio. Appare all'improvviso come una sorta di linguaggio comune della gente di Buenos Aires, folle di immigrati italiani, spagnoli, tedeschi, russi, famiglie numerose che abitano fianco a fianco nei grandi conventillos, nei cui cortili le note e i passi uniscono le persone più di quel castigliano sgrammaticato che ciascuno si sforza di parlare. Nell'arrabal, il quartiere di periferia, si realizza l'incontro fra la gente del porto e la gente delle campagne.
In tante epoche passate come ancora oggi, l’espressione più rilevante e significativa del Tango quella che lo ha reso un fenomeno globale e che gli è valso il riconoscimento da parte dell’Unesco di “Bene Culturale Immateriale", Patrimonio dell’Umanità, è quella del Tango come Ballo Sociale. Ancora oggi questa danza popolare espressione della gente comune, si modifica nel suo manifestarsi non solo in virtù degli spazi in cui si esprime ma soprattutto dei cambiamenti che intervengono nella cultura e nei ruoli sociali dell’uomo e della donna.
Il Tango si è affermato e continua diffondersi a livello globale, anche tra i giovani, nonostante la concomitanza di un’ epoca tecnologica, in cui la comunicazione è fatta di scambi di quantità vertiginose di informazioni senza alcun contatto fisico – emozionale!!! Perché questa forma di comunicazione, il Tango, con i suoi elementi caratteristici , è avvicinamento, connessione, dialogo che consente l’insorgere di legami relazionali diversi e più salutari tra coloro che lo praticano, improntati più sul sentire che sul pensare, sulla presenza concreta degli altri in un’interazione autentica.
Il Tango è infatti un ballo sociale che si differenzia dagli altri balli per il suo abbraccio e per la sua caratteristica di essere danza di improvvisazione e di dialogo tra le parti.
Attraverso l’abbraccio e le sue dinamiche si attua quel processo di connessione tra due persone che è simile al sintonizzarsi sulla stessa frequenza affinchè passo dopo passo il processo di sincronizzazione dei corpi, e delle menti della coppia con la musica si trasformi in movimento, flusso armonico di emozioni.
Improvvisazione (Improvvisa-Azione) non è solo la possibilità di combinare in maniera diversa passi o figure apprese, ma soprattutto la capacità di trasformare in azione - tango, gli stimoli provenienti dal momento presente. La musica è fondamentalmente ciò che da impulso e organizzazione al movimento ma anche altri fattori ambientali hanno un’ incidenza sul nostro modo di ballare. Per improvvisare è necessario stare nel presente con il corpo e con la mente, leggere il presente e poi interpretare il presente. Strumento primo è il corpo e quindi il metodo di lavoro si baserà sulla consapevolezza corporea e le sue dinamiche, (rapporto col suolo - ascolto ed uso del peso, percezione e consapevolezza dell’asse verticale), sulla relazione tra il corpo e lo spazio, sul tempo,la musica e l’interpretazione, la presenza degli altri. Il mio obiettivo è quello di continuare a fornire quegli elementi che consentono di stare, leggere, interpretare il presente secondo movimenti naturali ed organici, di qualità , affinchè si realizzi la finalità di ballare un tango che si espressione di un incontro, un dialogo, emotivo creativo personale ,reale e autentico, perché credo che il Tango ci dia più di molte altre forme di danza, la possibilità di esprimere noi stessi e di comunicare con gli altri.